BALAUSTRA:
IL MONDO VISTO DA SQUADRA E COMPASSO
Nel suo percorso storico la massoneria si è sempre posta come punto di riferimento per quegli uomini che avvertono l’esigenza di un miglioramento sia individuale che sociale e perchè no, spirituale, perciò essi si pongono quale obiettivo fondamentale l’essere liberi al fine di poter operare al miglioramento delle condizioni umane, riferendosi per questo a nuovi valori sociali, ma non dimentichi di quelli tradizionali, ossia uomini di buoni costumi proiettati verso il futuro considerando le condizioni attuali della intera umanità, il Massone quindi partendo dal suo conosciuto storico o meglio dalle sue antiche radici in quanto è principio fondante il “conosci la storia per conoscere te stesso sii fiero delle tue radici ma volgi la tua mano verso colui che ti paia diverso estraneo o straniero”.
Il Massone quindi non può rimanere spettatore avulso per quanto accade nel mondo che lo circonda, ma deve sapersi porre come Uomo Nuovo arricchito dalla conoscenza del retaggio dell’intera storia dell’umanità,
Per ciò questo uomo arricchito soprattutto dalla tradizione istituzionale e dal proprio percorso iniziatico, che è certezza per una continua critica e verifica delle proprie idee, quale punto di equilibrio quindi tra Tradizione ed Innovazione.
Un vero Massone è pertanto, tenuto ad assumere un ruolo eticamente attivo nella società al fine di porsi quale presenza sociale costruttiva.
Oggi, infatti, occorre affrontare e superare problematiche globali per le quali non sono più sufficienti, consentitemi, bislacche politico soluzioni economico-finanziarie, in questo contesto la Massoneria deve svolgere un proprio ruolo, perché propone valori fondanti sulla dignità e sul rispetto del singolo, come già accennato pur nella diversità.
Valori, questi, che tradizione ed innovazione, sono, divengono, debbono essere patrimonio per le nuove generazioni affinchè crescano con i principi del rispetto per l’altro, ma ciò che lo renderà ancor più nobile sarà la comprensione dei disagi altrui, affrontati con lo spirito di offrire la solidarietà a chi ha più bisogno.
Il Massone, quello vero, quindi, deve prefigurarsi come uomo del futuro, in grado di coniugare in sé, la coscienza umanistica universale, poggiante sulla conoscenza non disgiunta dai valori spirituali, ragione per cui il suo compito diviene non quello di comunicare certezze, possibili arricchimenti materiali, ma educare uomini Fratelli ad affrontare situazioni nuove applicando quei principi antichi che gli permettano ricercare in se stessi valori sopiti o dimenticati nel subconscio e quindi risvegliarli per vivere nell’attuale con cognizione e coscienza.
Nell’attuale condizione della società che ci attornia, il dialogo tra persone anche di opposte posizioni rappresenta l’unica via per farsi conoscere per meglio far maturare e negoziare possibili soluzioni ai più diversi problemi del sociale.
La conoscenza, il rispetto reciproco e l’incontro non sono però un punto di arrivo, ma un punto di partenza per superare i conflitti, per salvaguardare i diversi interessi ed opinioni e per trovare una via comune che possa permettere a tutti di esprimersi in serenità al fine di trovare un giusto equilibrio.
Tuttavia, la via del dialogo è percorribile solo se non si resta ancorati ai propri principi ritenendo che essi siano il solo punto di vista accettabile ed ancora più pensando che gli altri debbano adeguarsi ad essi, anche se del caso con l’uso della forza derivante da un potere che in questo caso diviene sterile.
La via del dialogo, quindi, presuppone il dubbio, che non significa rinuncia ai propri valori e verità, né tantomeno un banale ed inutile relativismo, bensì la considerazione delle ragioni altrui con la consapevolezza di non considerarsi noi unici depositari del vero, ma con un atteggiamento aperto per divenire disponibile alla ricerca di ciò che unisce e non di ciò che divide.
Ancora maggiore ritengo sia il bisogno oggi, nell’epoca della globalizzazione, di fare riferimento ai grandi valori che guidano l’umanità. I processi di globalizzazione tendono, infatti, ad aggravare profonde ingiustizie, che provocano nette separazioni tra uomini sovente schiavi o peggio vittime del potere che li, ci, rende diversi.
Coloro che possiedono da coloro che non hanno, a chiarimento mi riferisco a ciò che sempre più diviene la cosiddetta guerra tra poveri, mi riferisco agli emarginati, agli immigrati, ai disoccupati ecc. una società lagnante non per sua scelta, mentre avulsi da tutto questo restano coloro che sconsideratamente per sete di danaro e forti di un potere consumano le risorse del mondo e non solo di quello che ci circonda ma dell’intero pianeta.
Questa è una forte ragione per cui la Massoneria si deve fare portavoce nel sociale, al fine di denunciare l’esistenza di una moltitudine che oggi fatica a sopravvivere mentre altri e sono minoranza che con la forza impongono i loro interessi egoistici senza tener conto di nulla nè della tutela dei loro simili nè del territorio che è la nostra “madre terra”.
Ma non è un discorso socio-politico che intendo fare oggi ma semmai riproporre ai veri Massoni una spiegazione, come ancora oggi nonostante quanto già illustrato, la Massoneria viene considerata negativamente in quanto associazione con dei rituali conosciuti solo agli iniziati, caratterizzati da una certa ed ovvia riservatezza, per questo si sono sviluppate attorno alla massoneria fantasiose teorie di presunti piani per il dominio del mondo anzi ancor peggio viene spesso accusata di essere un organismo che controlla capi di stato, politici più o meno importanti oltre ovviamente a potenti della finanza e dell’industria o che più….
Ma nulla è più falso, si non si può negare che dei potenti siano stati massoni o lo siano, anche oggi, ma carissimi fare del bene avere a cuore l’uomo non è forse una prerogativa dell’uomo stesso??? quindi cosa si può rimproverare alla Massoneria o all’essere massone, se non che la Massoneria è una istituzione volta a migliorare la società, e il massone quello vero, una persona che fa della cultura, della conoscenza, e del suo status, un punto cardine del suo agire nel sociale.
Quindi mi sia concesso il dire che a riguardo al mondo che oggi ci circonda, il pensiero principe della Massoneria è il tema della difesa dei diritti umani, condizione unica per uno sviluppo pacifico della società.
Si è vero sottolineo, che l’organizzazione Massonica è gerarchica ed è verticistica, che in ogni Loggia vi è un capo e di poi, che un’Obbedienza viene presieduta da un Gran Maestro, cioè da colui che dà delle direttive per le attività della Loggia e degli aderenti o se preferite degli adepti.
Ma va anche detto che questo Gran Maestro viene scelto esclusivamente per merito quindi ovviamente esso ha da essere una guida permeata da massima sensibilità umanistica e capace di porsi quale esempio nel sociale per tutti, che impropriamente posso dire governa, ma che nella realtà ha solamente il preciso dovere di far osservare delle regole, quelle regole derivanti dagli antichi statuti e codici dettati dai Padri Fondatori, e successivamente da altri e non pochi illustri Grandi Maestri, io per tutti voglio qui indicarvi il mio vero e consentitemi unico Maestro ossia Armando Corona che in unione e su indicazione di altro Grande Fratello volle fondare nel lontano 1997 la Gran Loggia d’Italia UMSOI. sentendosi consentitemi il pensato, tradito massonicamente dal Grande Oriente d’Italia GOI di cui fu Gran Maestro.
Gran Maestro che operò con grande perizia affinché la massoneria Nazionale non cadesse nel baratro della maldicenza o peggio denigrata e posta all’indice da benpensanti che non sanno e non conoscono.
Oggi più di ieri comunque vi significo che la vocazione internazionalista della Gran Loggia d’Italia UMSOI e dell’ UMSOI stessa, si esplica nei rapporti con logge di mezzo mondo e con incontri con moltissime altre Obbedienze per argomentare su temi comuni finalizzati al sociale e dove possibile ricerca il dialogo anche con quelle organizzazioni che hanno affinità umanistica.
La massoneria contemporanea come la intendo e cosi l’UMSOI, ha il dovere più di ieri come istituzione porre quale meta finale del suo cammino il veicolare i valori dell’illuminismo originario per propugnare la diffusione di un nuovo sentito socio-culturale finalizzato al miglioramento della qualità della vità di tutti, per tutti.
Oggi ribadisco siamo nell’ epoca della globalizzazione, da cui non si può prescindere, per cui mi ripeto ritenendo importante riformulare l’esigenza di una evoluzione etico- istituzionale, che possa incidere positivamente sul sociale, e perchè no sull’intera umanità, quindi una opera globale che tuteli la libertà e la dignità di ogni uomo, e nel limite del nostro possibile per liberarlo da ogni forma di emarginazione, e soprattutto saper formulare un atto di denuncia comune, affinchè si giunga a conciliare le leggi dell’economia e della politica, con gli universali ed inalienabili “Diritti dell’Uomo”.
In un Paese quale il nostro, in cui il principio della laicità deve essere fondamento, occorre, sottolineare l’esigenza di dare corpo, in modo forte e chiaro, ad una nuova operosità istituzionale, che sappia fare appello al dialogo, al confronto, ed affermi il principio che si può essere diversi e uguali allo stesso tempo, e che la diversità è fonte di arricchimento, e antidoto per i razzismi, ed ancor cosa più importante ai fondamentalismi, per altro negatività imposte sovente per non dire sempre, dall’imperio di taluni assetati di potere, vili speculatori d’animi miserevoli.
Sò di parere utopistico ma questo è il mio pensato questo è il mio metodo operativo quale Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia UMSOI.
A voi tutti un augurio di serenità e un grazie dal profondo del cuore per essere presenti quest’oggi, che spero abbia noi tutti arricchito di nuova conoscenza e rafforzato la fratellanza tra uomini di buona volontà.
Un triplice saluto a voi tutti ed ai vostri cari
Gianfranco Pilloni Gran Maestro